Convegno Nazionale Pax Christi 30-31 dicembre 2022 – « il successore »
Ieri, 30,12,2022 alle 20 a Gravina in Puglia, nel contesto del Convegno Nazionale Pax Christi 30-31 dicembre 2022, presso il centro giovanile Papa Benedetto XIII è stato proiettato il film documentario “il successore” del regista leccese Mattia Epifani. Conclusa la proiezione, si è tenuto un dibattito moderato da Nicoletta Dentico a cui ha preso parte Vito Alfieri Fontana.
Il film è stato sostenuto dalla “Apulia Film Commission” che ha stanziato per la produzione i 30 mila euro previsti dal Progetto Memoria e ha ricevuto il premio Cipputi al Torino Film Festival 2015, è stato premiato nel 2016 Premi Ucca – Obiettivi sul Lavoro miglior film al concorso nazionale «Roberto Gavioli», ha vinto nel 2016 la 15° edizione dell’Euganea Film Festival tenutasi a Monselice, Este .
Il lungometraggio documenta il viaggio in Bosnia Erzegovina di un ex fabbricante di mine.
La voce narrante racconta il percorso difficile e faticoso del viaggio interiore del protagonista mentre lo stesso si muove su fondali che cambiano di volta in volta: la sua città di residenza, il porto di partenza, i corridoi e la cabina della nave, Sarajevo, la città di arrivo, e i campi e i boschi che la circondano.
La storia si svela lentamente. Con grande sensibilità il regista rivela piccoli indizi, sfumature della voce, immagini che sembrano rubate per aiutarci a comprendere a poco a poco la vita e la storia di Attilio Alfieri Fontana.
Attilio è un ingegnere e erede di una fabbrica di famiglia (la Tecnovar di Bari) che aveva prodotto , fino alla fine degli anni Ottanta, ingenti quantità di mine antiuomo. E lui “il successore” che prende in carico la responsabilità di conduzione dell’azienda di famiglia che è un eccellenza nel mercato di riferimento. Ed è lui che, dopo un percorso fatto di dolore, rimorsi e incontri, decide la chiusura dell’azienda diventando poi uno dei promotori del trattato internazionale delle mine antiuomo.
Il film tratteggia un viaggio e alcuni personaggi facendoci intuire un faticoso e doloroso percorso di riscatto e redenzione con una lievità non comune.
La visione del film è stata seguita da un dibattito con lo stesso Attilio Alfieri Fontana e con Nicoletta Dentico che hanno sottolineato l’importanza dell’attività svolta a favore del trattato internazionale contro le mine antiuomo. E stato tratteggiato il percorso svolto da Nicoletta Dentico e da Attilio Alfieri Fontana anche tramite episodi vissuti personalmente ed è stato sottolineato come l’azione di squadra sia stata l’elemento vincente per sensibilizzare con successo l’opinione pubblica e il mondo politico a favore della difesa dei diritti umani e del benessere comune sostenendo la creazione del trattato internazionale. Tale insegnamento sono drammaticamente attuali proprio oggi in un contesto europeo dove si combatte una guerra che nessuno di noi può accettare. Un messaggio che si sposa con i 17 obiettivi dell’agenda 2030 delle nazioni unite sullo sviluppo sostenibile e con le direttive dell’Unione Europea sui rischi ESG.