Mine antiuomo e sostenibilità sociale

Ritorno su un argomento di cui si era già discusso in occasione del Convegno Nazionale Pax Christi che si è svolto in Gravina in Puglia (BA) il 30-31 dicembre 2022 scorso e che si è concluso con una marcia della pace.
In tale contesto, presso il centro giovanile Papa Benedetto XIII, era stato proiettato il film documentario “il successore” del regista leccese Mattia Epifani che documentava il viaggio in Bosnia Erzegovina di un ex fabbricante italiano di mine antiuomo che , dopo un percorso fatto di dolore, rimorsi e incontri, ha desciso la chiusura dell’azienda diventando, poi, uno dei promotori del trattato internazionale delle mine antiuomo.
Riprendo l’argomento per sottoporre alla vostra attenzione l’articolo del Sole24ore del 22 dicembre 2022 scorso in cui viene ricordato che:
1) la messa al bando sulla produzione di mine antiuomo e delle bombe a grappolo è avvenuta con le convenzioni di Ottawa del 1997 e di Dublino del 2008 già ricordate da Nicoletta Dentico e da Attilio Alfieri Fontana nel corso del convegno del 30/12/22;
2) le sopracitate convenzioni non sono ratificate da Cina, Corea del Sud, India, Pakistan,Russia USA;
3) l’Italia ha emesso la legge 220 del 2021 (https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/12/22/21G00243/sg) modificata dall’articolo 33 del decreto semplificazioni ( 73/2022https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2022/06/21/22G00086/SG) ;
In base a questa norma, a partire dal 31 dicembre 2022, per tutti gli intermediari abilitati (banche, assicurazioni,istituti di moneta elettronica, gestori confidi, fondazioni bancarie e fondi pensione) scatterà il divieto assoluto di
finanziare le aziende attive nella “produzione, sviluppo, immagazzinaggio e stoccaggio, detenzione, promozione, distribuzione, importazione, esportazione, trasferimento e trasporto” di mine antiuomo e bombe a grappolo.
È anche fatto divieto di svolgere ricerca tecnologica, fabbricazione, vendita e cessione, a qualsiasi titolo, esportazione, importazione e detenzione di munizioni e bombe a grappolo di qualunque natura o composizione, o di parti di esse
Il decreto semplificazioni 73/2022 ha però eliminato la previsione secondo la quale le autorità di vigilanza del settore bancario, assicurativo e dei fondi pensione avrebbero dovuto pubblicare una black list di aziende per le quali scattava il divieto di finanziamento lasciando a ciascun operatore la facoltà di adottare un proprio elenco.
il Sole 24ore fornisce indicazioni su come si sta muovendo il mercato italiano ricordando che le autorità di vigilanza si stanno organizzando per coordinarsi nella vigilanza e che la definizione di una black list da parte dei singoli operatori non è un impegno agevole e semplice.
Le sanzioni amministrative sono significative e possono andare da 150 mila euro a 1 milione di euro.
Per poter costruire un elenco sulla base di informazioni certificate si può consultare l’elenco di Stop explosive investiments https://stopexplosiveinvestments.org/. Questa organizzazione ha pubblicato un report che dovrebbe essere prossimamente aggiornato.
Tuttavia le soluzioni potrebbero essere diverse anche come quella realizzata dal fondo Cometa che si è avvalsa di un elenco messo a punto da Moody’s ESG solution.

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