Sabato 28 settembre 2024, incontro “Il Mediterraneo: tradizione e innovazione” alla Masseria Recupa di Scardinale

Sabato 28 settembre 2024, presso la suggestiva cornice della Masseria Recupa di Scardinale, si terrà l’incontro dal titolo “Il Mediterraneo: tradizione e innovazione”, un’occasione per riflettere e confrontarsi su una delle aree più affascinanti e complesse del pianeta.

Quando si parla di Mediterraneo, non ci si riferisce soltanto al mare omonimo, ma a un vasto territorio che abbraccia paesi e culture diverse. Queste terre, pur essendo geograficamente variegate, sono accomunate da una storia millenaria di scambi culturali, commerciali e di significativi flussi migratori. Le antiche civiltà egizia, greca e romana hanno lasciato un’impronta duratura sull’arte, la filosofia, la politica, le religioni, l’architettura e, non meno importante, sulla gastronomia. È proprio in questa ricca eredità che si inserisce il dibattito sull’innovazione e il futuro del Mediterraneo.

L’incontro fa parte del programma del **Festival Cerealia 2024**, giunto alla sua XIV edizione (www.cerealialudi.org). Anche quest’anno, il festival si concentra sulle aree interne e montane dell’Italia, lontane dai grandi centri urbani, con il tema “Comunità rigenerative: azioni per lo Sviluppo Sostenibile”. Un argomento ampio, che abbraccia non solo l’agricoltura e i cereali, ma si espande verso la tradizione, il paesaggio e le sfide della sostenibilità, cruciali per il futuro del Mediterraneo.

Vi aspettiamo numerosi per un evento che promette di essere un importante momento di riflessione e condivisione su un territorio che da sempre rappresenta un crocevia di culture e innovazioni.

Per maggiori informazioni, visitare il sito ufficiale del festival: www.cerealialudi.org, www.laverdevia.it o www.iluoghidellacqua.it.

Obiettivi ONU dell’Agenza 2030 su cui riflettere:

La cultura tipica dei paesi del Mediterraneo esprime un approccio che promuove:

  • obiettivo 3 – Assicurare la  salute e il benessere per tutti e per tutte le età;
  • obiettivo 6 – Garantire a tutti la disponibilità  e la gestione dell’acqua e  delle strutture igienico-sanitarie;
  • obiettivo 15 – Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre;
  • obiettivo  17 – Rafforzare i mezzi di  attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile.

Relatori:                    

Elisabetta Lupotto, già dirigente di ricerca CREA – Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione

Nota introduttiva e moderazione degli interventi

Il Mediterraneo si trova al centro di sfide epocali che coinvolgono molteplici fattori – ambientali, sociali, economici e produttivi – che ne determineranno il futuro e la possibilità di trasmettere alle future generazioni quel patrimonio storico, culturale, ambientale ed agricolo che abbiamo conosciuto e che viviamo da almeno due millenni. Il Mediterraneo rappresenta l’impronta che l’uomo ha lasciato sulla terra con lo sviluppo delle varie civiltà che lo hanno popolato e vissuto: i relatori offriranno spunti di riflessione sulle possibilità di resilienza tramite lo sviluppo della conoscenza e dell’innovazione nel settore ambientale e delle produzioni agrarie, fino alle ricadute dell’alimentazione sulla salute umana.

Pasquale De Vita, dirigente di ricerca CREA – Centro di ricerca Cerealicoltura e Colture industriali, Foggia

Titolo: I “grani antichi” alla corte dei “consumatori moderni”

Breve traccia della relazione: Ripercorreremo l’evoluzione della cerealicoltura italiana, degli obiettivi del miglioramento genetico e delle tecnologie utilizzate per incrementare la produttività e gli standard qualitativi della produzione granaria italiana. Attraverso il racconto dei più importanti traguardi raggiunti in questo settore verranno evidenziate anche le nuove problematiche legate ai cambiamenti climatici, ai consumi alimentari ed alle preferenze dei consumatori moderni. Nell’occasione verrà evidenziato il ruolo fondamentale delle moderne tecnologie di miglioramento genetico per lo studio e lo sfruttamento della biodiversità dei cereali.

Marcello Mastrorilli, già dirigente di ricerca CREA – Centro di ricerca Agricoltura e Ambiente

Titolo: La cerealicoltura nel paesaggio mediterraneo

Breve traccia della relazione: Nel Mediterraneo le aree interne sono caratterizzate da due aspetti permanenti del paesaggio: il pascolo e la cerealicoltura. Queste due forme di utilizzazione del suolo agrario hanno mostrato una indiscutibile capacità di durata attraversando i secoli, resistendo alle trasformazioni che il Paesaggio subisce pesantemente nell’età contemporanea.

La secolare pratica della cerealicoltura ha conferito un’impronta al paesaggio dell’Italia Mediterranea, caratterizzato da vasti spazi nudi, arricchiti, a partire dalla metà del ‘900, da piccoli oliveti e dai poderi della Riforma agraria.

Sotto l’indiscutibile prevalenza granaria le zone rurali interne sono ancora oggi un immenso giacimento di risorse naturali e di beni culturali e meritano di essere integrati in un unico sistema produttivo all’interno di un contesto territoriale suggestivo, ma sconosciuto dal Paese.

Sembra un paesaggio immobile, sensibile solo al succedersi delle stagioni. Invece il paesaggio cerealicolo mediterraneo è vivo e si adegua alle innovazioni agronomiche e alle anomalie del clima.  Vengono illustrate le agro-tecniche che permettono alla cerealicoltura di garantire la conservazione del territorio.  

Prof.ssa Zina  Flagella, Professore ordinario, Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimenti, Risorse Naturali e Ingegneria (DAFNE), Università di Foggia

Titolo: La dieta mediterranea come modello alimentare sostenibile nell’ottica della strategia “Farm to Fork”

Breve traccia della relazione: La strategia “Farm to Fork” è al centro del Green Deal europeo con l’obiettivo di rendere i sistemi alimentari equi, sani e rispettosi dell’ambiente. Sarà necessario riprogettare i nostri sistemi alimentari che oggi rappresentano quasi un terzo delle emissioni globali di gas serra, consumano grandi quantità di risorse naturali, comportano la perdita di biodiversità e impatti negativi sulla salute. In questa ottica migliorare l’aderenza alla  dieta mediterranea risulta un obiettivo strategico non solo perché questa  rappresenta un modello alimentare  in grado di prevenire le patologie cronico- degenerative, ma anche perché è un importante esempio di dieta sostenibile caratterizzata da una bassa impronta ecologica rispetto ad un’alimentazione di tipo “occidentale” o “western diet”.

SHORT CV DEI RELATORI 

D.ssa Elisabetta LUPOTTO

Già Dirigente di ricerca del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) (www.crea.gov.it), Direttore del Centro di ricerca CREA Alimenti e Nutrizione di Roma dal 2016 al 2021 e Direttore del Dipartimento di Biologia e Produzioni Vegetali dal 2011 al 2015. Laureata in Scienze Biologiche alla Università degli studi di Pavia nel 1978, è stata borsista del CNR presso i Laboratori di Istologia e Genetica della Università di Gent (Belgio) (1980 e 1981); rientrata in Italia, dal 1982 ha sviluppato la propria carriera nell’Istituto Sperimentale per la Cerealicoltura, uno degli Istituti di ricerca del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Tale istituzione è stata riformata successivamente come CRA (2004-2015) e attualmente CREA, sotto l’egida del Ministero di afferenza. Ha sempre effettuato attività di ricerca nell’ambito delle colture cerealicole, con studi nei settori della genetica, miglioramento genetico e biotecnologie applicate, inizialmente presso la sede di Bergamo (studi su mais); dal 2004 al 2010 come direttore alla sede di Vercelli (studi su riso) e alla sede di Sant’Angelo Lodigiano (LO) sul frumento, con progetti di ricerca nazionali e internazionali. E’ stata coordinatore e/o componente di partenariati nazionali ed internazionali per progetti di ricerca con interesse specifico nel campo del miglioramento genetico delle specie cereali per lo sviluppo di varietà resistenti agli stress biotici (patogeni fungini e batterici) e abiotici (caldo, secco, salino), caratteristiche assunte a priorità nell’ultimo ventennio a causa dei cambiamenti climatici e degli effetti negativi sulle produzioni agrarie. Nel periodo 2011-2015 come Direttore del Dipartimento di Biologia e Produzione Vegetale a Roma, ha coordinato il progetto di collaborazione internazionale in gemellaggio Italia-Canada “Twinning Italy-Canada activities in Research and Innovation in the Agro-Food Area” tra CREA e AAFC (Agriculture AgriFood Canada).

Dal 2016 al 2021 ha assunto la direzione del Centro di ricerca CREA Alimenti e Nutrizione di Roma, istituzione storica nata come Istituto Nazionale per la Nutrizione (INN) nel 1958, poi divenuto INRAN ed ora Centro di ricerca CREA. In questo recente periodo ha sviluppato competenze nel settore della qualità degli alimenti e nel settore della nutrizione umana, con interesse specifico alla sostenibilità delle produzioni agroalimentari e della dieta, con attività di divulgazione per la valorizzazione della dieta mediterranea. Dal 2015 al 2020 ha sviluppato, per il Ministero di competenza, il programma nazionale di Misure educative di accompagnamento al Programma Europeo Frutta e Verdura nelle Scuole (https://agriculture.ec.europa.eu), un programma di educazione alimentare dedicato agli alunni ed insegnanti della scuola primaria.

Da inizio 2021, è componente del Gruppo di lavoro UNESCO del Ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare (MASAF) e svolge correntemente attività di organizzazione e partecipazione ad eventi di promozione della Dieta mediterranea, lavorando in sinergia con i Club per l’UNESCO della Federazione nazionale (FICLU) ed altre istituzioni. Da due anni è componente del Comitato scientifico del Festival CEREALIA (www.cerealialudi.org), manifestazione annuale riconosciuta con marchio EFFE Label di eccellenza in ambito internazionale, giunta nel 2023 alla XIII edizione; nel 2021 ha curato in particolare il convegno finale dedicato al riso (https://www.cerealialudi.org/en/news-festival-cerealia/convegno-interdisciplinare-dedicato-al-riso/) e nel 2022 il convegno finale dedicato agli pseudocereali (https://www.cerealialudi.org/en/programma-cerealia-2022).  Nel 2023, ha curato il programma “Il CREA per Cerealia – XIII Edizione” ex-(www.crea.gov.it ) con l’organizzazione di 12 eventi con ricercatori di Centri di ricerca Crea e altri Enti ed Università. E’ autore di circa 200 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali ed internazionali.

Dal 1/02/2023 cura ed organizza eventi scientifici-divulgativi come Dirigente di ricerca CREA, sulle tematiche dello sviluppo sostenibile nell’Agenda 2030 UN, con seminari multidisciplinari su: produzioni agroalimentari, sostenibilità della dieta e valorizzazione della Dieta mediterranea. Attualmente, svolge queste ultime attività come collaboratore esterno all’Ufficio affari istituzionali e relazioni internazionali (UDG4) del CREA (@:  elisabetta.lupotto@crea.gov.it).

Dr. Pasquale DE VITA

Pasquale De Vita, è Dirigente di Ricerca in servizio presso il CREA Centro di Ricerca Cerealicoltura e colture Industriali (CREA-CI), attualmente è Responsabile della sede del CREA di Foggia. L’attività scientifica del dott. De Vita riguarda principalmente gli aspetti della ricerca e della sperimentazione legati alla genetica, al miglioramento genetico ed alla gestione agronomica del frumento duro con particolare riferimento alla sostenibilità della coltivazione ed alla qualità delle produzioni. È membro della Società Italiana di Genetica Agraria (SIGA) e della European Association for Research on Plant Breeding (EUCARPIA). E’ stato componente del Comitato tecnico-scientifico del DARe (Distretto Agroalimentare Regionale della Puglia) e del Consiglio di Amministrazione del DARe. Dal 2017 è membro del Comitato tecnico-scientifico del CERMIS (Centro Ricerche e Sperimentazione per il Miglioramento Vegetale “N. Strampelli). E’ componente del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca dell’Università degli Studi di Foggia in “Gestione della Innovazione nei sistemi agro-alimentari della Regione mediterranea”. Dal 2017 svolge il ruolo di Presidente dell’Associazione Laureati in Scienze Agrarie e Forestali della Foggia (ADAF). Il Dott. De Vita è stato/è coordinatore e/o responsabile scientifico di oltre 60 progetti/convenzioni di ricerca e sperimentazione sul miglioramento genetico dei cereali e più in generale sulle problematiche della filiera grano-pasta. Ha stabilito una rete di collaborazioni in Italia ed all’estero sui principali temi di ricerca del frumento duro, con particolare riferimento alla dissezione dei caratteri di adattabilità e di resistenza alle principali malattie. E’ membro della rete internazionale “expert working group (EWG) on durum wheat genomics and breeding” realizzata nell’ambito della Wheat Initiative. E’ stato nominato Durum Wheat Specialist 2017-2020 nell’ambito del progetto H2020 Solace “Solutions for improving Agroecosystem and Crop Efficiency for water and nutrient use”.

Tutta l’attività è documentata da una produzione scientifica di oltre 350 pubblicazioni di cui 115 di carattere scientifico, 6 capitoli di libro, 16 monografie ed oltre 250 pubblicazioni nazionali e/o internazionali di carattere tecnico-divulgativo. Il Dott. De Vita, inoltre è titolare di N. 2 Brevetti industriali (PCT/IT2012/000287 peptide protettivo per la malattia celiaca; RM0000281068 dispositivo di semina dei cereali per il contrasto delle erbe infestanti, selezionato come migliore innovazione nell’ambito della piattaforma tecnologica europea per l’innovazione in agricoltura biologica TP ORGANICS), N. 8 varietà frumento duro iscritte al Registro Nazionale delle Varietà di frumento duro  (P22D90, INIZIO, FARIDUR, P22D84, PR22D63, GITAGO, NATAL, NADIF) e N. 2 “Varietà da Conservazione” una di frumento duro “Saragolla Lucana” ed una di tenero “Risciola” recuperate in collaborazione con l’Associazione Cerealisti Lucani di Palazzo San Gervaso (PZ).

Prof.ssa Zina FLAGELLA

La Prof.ssa Zina Flagella è professore ordinario di Agronomia e Coltivazioni Erbacee (SSD  AGR/02, SC 07/B1) presso il Dipartimento DAFNE dell’Università di Foggia. E’ membro delle reti scientifiche internazionali: “Expert working group (EWG) “durum genomics and breeding”; EWG  “Improving wheat quality for processing and health”; EWG “Nutrient use efficiency” and “Adaptation of Wheat to abiotic stress”.  E’ componente del collegio dei docenti del dottorato di ricerca in “Biotechnology and Smart Practices for a sustainable Management of Natural Resources, Food and Agriculture”. Dal 2015 al 2018 è stata membro del Senato accademico e dal  2008 al 2018 è stata Presidente del CdL magistrale in “Scienze degli Alimenti e Nutrizione Umana” presso L’università di Foggia. E’ stata eletta membro del Consiglio direttivo della Società Italiana di Agronomia (SIA) per due mandati, nel 2007-2009 e nel 2009-2011. E’ revisore esperto del MIUR, del CREA, dell’ANVUR, per un programma governativo cileno di finanziamento della ricerca (CONICYT) e per la principale organizzazione ungherese di finanziamento della ricerca di base, NKFIH. E’ inserita nella lista dei commissari per l’abilitazione scientifica nazionale per la docenza universitaria del settore concorsuale 07/B1. Dal 2000 ad oggi è stata coinvolta in numerosi progetti di ricerca (MIUR, MIPAF e regionali) spesso in veste di responsabile scientifico. E’ membro della COST Action “Reducing acrylamide exposure of consumers by a cereals supply-chain approach targeting asparagine” (ACRYRED) CA21149. Attualmente è co-leader del WP 6.1 “Farm management models to enhance sustainability and resilience in different agricultural scenarios” del Progetto nazionale Agritech MUR PNRR (2020-2025) ed è responsabile scientifico  del Progetto PRIN MUR PNRR 2022 Cadmium mitigation in durum wheat: agronomic, physiological, and genetic approaches (CadMiDur) per l’UR UNIFG e del Progetto PSR Misura 16.2 2022  “Ottimizzazione delle pratiche di semina su sodo in frumento duro per migliorare la sostenibilità della cerealicoltura pugliese -Sodosost” (2020-2023). I risultati dei suoi studi sono stati oggetto di 160 pubblicazioni scientifiche su riviste scientifiche indicizzate, libri e proceedings. E’ revisore di numerose riviste scientifiche internazionali. E’ componente dell’Editorial board delle riviste internazionali “Frontiers in Sustainable Food Systems”, Agronomy (Basel) ed Italian Journal of Agronomy.  E’/è stata  socia delle Società Scientifiche SIA, ESA, AISTEC e SINU. A partire dall’AA 1998-’99 ha tenuto numerosi Corsi d’insegnamento presso i diversi CdS  UNIFG e nell’ambito di Corsi di perfezionamento universitari. Attualmente tiene, presso CdL magistrali di Scienze e Tecnologie Agrarie e Scienze Biotecnologiche degli Alimenti e della Nutrizione Umana, i Corsi di “Ecofisiologia delle Colture Agrarie” e di “Qualità Salutistica e Nutrizionale della Produzione Vegetale”.

Dr. Marcello MASTRORILLI

Marcello Mastrorilli ha tre figli, è nonno di tre nipoti, è stato Dirigente di Ricerca CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria) fino al 2023, quando è stato collocato a riposo.

Laureato in Scienze Agrarie, ha conseguito il “Diplôme Agronomie Approfondie” presso l’Institut National Agronomique, Paris-Grignon, e l’Abilitazione Scientifica Nazionale per le funzioni di professore universitario di I fascia in “Agronomia e sistemi colturali erbacei ed ortofloricoli”.

La sua Produzione scientifica (Scopus Author ID: 7003803780; http://orcid.org/0000-0002-7374-0902) riguarda la sostenibilità dei sistemi colturali nell’ambiente Mediterraneo, con particolare attenzione al tema dell’acqua.

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