La nuova strategia europea per la resilienza idrica
Secondo un articolo comparso su « Politico » la Commissione Europea ha riconosciuto che il mercurio e altre sostanze chimiche tossiche stanno inquinando la maggior parte dei corsi d’acqua in Europa, aggravando una crisi della qualità dell’acqua che richiede un piano di azione urgente.
Un rapporto pubblicato martedì evidenzia che fiumi, laghi e torrenti del continente sono in uno stato altamente critico, con meno del 40% delle acque superficiali in buono stato ecologico e solo un quarto che soddisfa gli standard chimici, principalmente a causa del mercurio e di altri inquinanti persistenti.
La Commissaria europea per l’ambiente, Jessika Roswall, ha sottolineato la necessità di rafforzare le misure per garantire la resilienza idrica della UE. La nuova Strategia europea per la resilienza idrica, in arrivo tra aprile e giugno, mira a garantire l’accesso ad acqua pulita e a proteggere meglio il continente da rischi legati all’acqua.
Tra le principali cause dell’inquinamento ci sono il mercurio e gli idrocarburi policiclici aromatici, derivanti sia da inquinamento storico che da emissioni recenti, come la combustione di carbone. Il mercurio, una volta rilasciato, può circolare nell’ambiente per migliaia di anni.
Le acque sotterranee, che forniscono il 65% dell’acqua potabile e il 25% di quella agricola nella UE, sono generalmente in condizioni migliori, con l’86% in buono stato chimico. Tuttavia, sono minacciate dai nitrati provenienti dall’agricoltura intensiva e dagli allevamenti.
Il Mar Baltico e’ la zona marina più colpita dall’inquinamento da azoto e fosforo, usati nei fertilizzanti. La Commissione riconosce il ruolo centrale degli agricoltori e l’importanza del loro coinvolgimento nella strategia.
Le misure del Green Deal europeo, come la revisione della Direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane, potrebbero accelerare i progressi, ma alcuni Stati membri potrebbero richiedere esenzioni per posticipare gli obiettivi ambientali al 2027.
La UE presterà maggiore attenzione a nuovi inquinanti emergenti, come PFAS, microplastiche e farmaci. Inoltre, la scarsità d’acqua e la siccità stanno diventando problemi sempre più gravi, con vari paesi che chiedono esenzioni temporanee alle normative idriche.