Solo un 2% !

Yuval Noah Harari, docente della Hebrew University di Gerusalemme, è un prolifico autore di bestsellers internazionali quali “21 lezioni per il XXI secolo” (2018), “Homo Deus” (2017), “Sapiens, da animali a Dei” (2014).

Il sig. Harari descrive nei suoi libri l’evoluzione della storia dell’umanità e le linee guida seguite dalla società odierna. La lucidità e il metodo scientifico utilizzato nel descrivere gli eventi storici e quelli attuali gli consente di interpretare il percorso probabile che l’umanità sembra aver deciso di seguire.

I suoi scritti per la semplicità del linguaggio, l’abile capacità narrativa e la scientificità nel metodo di documentazione utilizzato sono comprensibili a tutti i lettori conferendo, conseguentemente, alle sue opere una importante valenza divulgativa e di denuncia.

In questo articolo pubblicato sulla Repubblica di oggi, 22 01 2022, Harari si sofferma a riflettere sull’impegno economico che servirebbe per far fronte alla crisi climatica a cui l’intera umanità dovrebbe far fronte per evitare un disastro apocalittico così come ha denunciato il recentissimo film “Don’t look up” con Leonardo di Caprio.

Si stima che sia sufficiente solo il 2% del pil mondiale pari a circa 1.700 miliardi di dollari per attivare misure che possano far fronte alla crisi climatica. Al momento sembrerebbe che i governi mondiali, al di là dei proclami e delle partecipazioni ai symposium internazionali dei loro rappresentanti, non abbiano preso impegni formali seppure gli stessi risultano aver speso nel 2020 il 2,4% per sprechi alimentari e, negli ultimi tre anni, il 2% in contributi alle industrie fossili.  Le risorse finanziarie risulterebbero esserci (come testimonia il fatto che le stime dicano che l’evasione fiscale europea diretta verso i paradisi fiscali arriverebbe al circa il 10% del pil). Si tratta di impegnarsi e di organizzarsi.

Un messaggio di speranza che deve essere tradotto, da parte della cittadinanza, in una richiesta ai governi in un reale, improrogabile e concreto impegno finanziario.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *