Il bosco dei 25 anni

È urgente per noi stessi e per le generazioni future preservare e proteggere i boschi esistenti arrestando la deforestazione.

“I boschi e le foreste svolgono un importante azione di assorbimento dell’anidride carbonica mediante il processo di fotosintesi clorofilliana che si trova alla base delle catene alimentari. … Il prodotto di scarto della fotosintesi è l’ossigeno che viene assunto da tutti gli esseri viventi per ricavare l’energia necessaria a sostenere tutti i processi vitali. “ . Pertanto, “la potenzialità della fotosintesi clorofilliana dipende dalla massa dei vegetali” esistente in natura. L’aspetto preoccupante, tuttavia, è che questa massa di vegetali, “… secondo i dati forniti dal botanico Stefano Mancuso, dalla rivoluzione neolitica (12.550 anni fa) è stata dimezzata dall’abbattimento di circa 3 mila miliardi di alberi di cui 2 mila miliardi dall’inizio della rivoluzione industriale nella seconda metà del ‘700” mettendo così in serio pericolo il delicato equilibrio dei sistemi ecologici del pianeta in cui viviamo. (Maurizio Pallante “L’imbroglio dello Sviluppo Sostenibile” Lindau)


Il bosco dei 25 anni nasce così, dal desiderio di celebrare questo momento privato speciale con un gesto simbolico dedicato ai nostri figli e alla loro generazione e diretto a tutti noi contemporanei che non possiamo più rimanere inattivi di fronte a questo pericolo che incombe sui di noi.

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