Il Progetto

L’Alleanza:
Alla fine del 2019, 6 Comuni (Acquaviva, Gravina in Puglia, Irsina, Mola di Bari, Poggiorsini, Rutigliano) unitamente ai comuni dell’associazione Cuore della Puglia il cui capofila è il comune di Acquaviva, d’intesa con il Centro per la Sostenibilità dell’Università di Bari Aldo Moro, la Cattedra Unesco dell’Università degli Studi della Basilicata, una serie di enti scientifici quali il CIEC (Centre International des Engrais Chimiques), l’ABAP Aps  e associazioni locali quali Laverdevia e nazionali  quali LEGACCOP Puglia hanno stipulato un accordo Alleanza per le smart lands (nel seguito del documento Alleanza) allo scopo di dar vita ad uno scouting e un’attività di dibattito pubblico per individuare le attività e i percorsi di coprogettazione e coprogrammazione delle stesse con relative procedure di affidamento .

L’obiettivo che si pone l’Alleanza è quello di trasformare la rete dei borghi rurali in un laboratorio a cielo aperto per attuare le best practices sulla sostenibilità in accordo con la tipicità di ogni territorio, scambiare le proprie esperienze  e sperimentare ulteriori pratiche innovative con il coordinamento di enti scientifici con specialità differenti e sposando la logica della multidisciplinarietà.

L’Acqua:
L’Alleanza opera su un territorio caratterizzato da: scarse risorse idriche; superfici a bosco che si limitano a episodici relitti; esposizione ai rischi di desertificazione; prevalente occupazione del suolo da parte di aziende agricole e qualificatissime filiere agro-alimentari; consorzi pubblici per la distribuzione dell’acqua irrigua che necessitano di essere sottoposti ad un processo di miglioramento della loro efficacia ed efficienza. Al contempo il territorio si connota per diffuse esperienze che riguardano la tesaurizzazione dell’acqua, l’accumulo di acqua piovana e l’arido-coltura. 

L’itinerario di visita:
Grazie all’attività puramente volontaristica di provati e associazioni:

  • sono stati censiti i luoghi dell’acqua (zone costiere, fiumi e torrenti, cisterne e pozzi, acquedotti e muretti a secco boschi e foreste, dighe e invasi naturali e artificiali, architetture urbane e agricole per la raccolta e salvaguardia dell’acqua;
  • è stato individuato un itinerario turistico-culturali, che partendo dalle zone costiere e ripercorrendo tutti i luoghi dell’acqua possa permettere al visitatore (nei vari momenti della progettazione del parco) di compiere un percorso verso le zone interne alla riscoperta delle buone pratiche passate, visitare i paesaggi tipici dei territori del sud, scoprire le attuali tecniche di salvaguardia della risorsa idrica e visitare i luoghi della ricerca e della sperimentazione di un futuro possibile e desiderabile.

I contributi:
Grazie all’attività puramente volontaristica di provati e associazioni:

  • i comuni hanno, sotto la loro responsabilità, reso disponibili e visitabili al pubblico i luoghi dell’acqua (indicando orari e numeri telefonici per la prenotazione delle visite) precedentemente individuati assicurandosi dell’agibilità dei luoghi e garantendo adeguati orari di apertura;
  • le associazioni segnalate nel sito hanno reso disponibili le informazioni sui  luoghi descrivendone le peculiarità SCIENTIFICO, STORICO/ARCHEOLOGICO, PAESAGGISTICO E CULTURALE in stretto collegamento con territorio stesso;
  • gli enti scientifici coinvolti nell’Alleanza hanno reso disponibili i link a studi e pubblicazioni sui luoghi dell’acqua fornendo le linee guida per lo svolgimento delle attività secondo modalità da definire;

Laverdevia ha realizzato un sito web in modo da organizzare le informazioni e censite relative ai luoghi dell’acqua segnalando nel contempo itinerari possibili di visita del territorio.